Giulio Cesare Barozzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giulio Cesare Barozzi (Novellara, 3 marzo 1936[1]) è un matematico italiano specializzato in didattica della matematica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi liceali a Reggio Emilia e la laurea in matematica all'Università di Modena (1958) con Bruno Pini, si è dedicato principalmente a questioni riguardanti l'analisi matematica, l'analisi numerica e soprattutto la didattica della matematica. È stato fra i primi in Italia a proporre l'utilizzo didattico degli strumenti informatici, dalle iniziali calcolatrici programmabili alle più evolute forme di multimedialità,[2] senza però dimenticare i "pericoli" connessi alle nuove tecnologie.[3] Ha scritto numerosi saggi su questo[4] come sugli altri argomenti, impegnandosi anche nella traduzione di alcuni testi dal tedesco.[5] La sua attività accademica si è svolta interamente all'Università di Bologna, prima all'istituto di matematica (dove ha insegnato calcoli numerici e grafici) e poi (dal 1977) alla facoltà di ingegneria, dove è stato professore ordinario di analisi matematica. Ha svolto lavori con il matematico Enrico Obrecht. Dal 2007 gli è stato conferito il titolo di professore emerito dello stesso ateneo.[6]

In qualità di "esperto notevole"[7] di matematica e di didattica, è stato membro della Commissione Italiana per l'Insegnamento della Matematica (che presiedette dal 1980 al 1986) e della Commissione Scientifica dell'Unione matematica italiana (di cui è stato vicepresidente), nonché presidente dell'Associazione per la Didattica con le Tecnologie (ADT).[8] Fa parte della redazione delle riviste Archimede, Lettera Matematica Pristem e La matematica e la sua didattica, come pure del comitato scientifico del Bollettino dei docenti di matematica e di Cabrirrsae.[9]

I suoi lavori recensiti su MathSciNet sono 19,[10] con un totale di 6 citazioni.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Introduzione agli algoritmi dell'algebra lineare, Bologna, Zanichelli, 1976.
  • Matematica per le scienze economiche e statistiche, con Corrado Corradi, Bologna, il Mulino, 1977. Nuove edizioni nel 1988 (Corso di matematica per le scienze economiche) e nel 1999 (Matematica generale per le scienze economiche).
  • Procedimenti algoritmici nelle matematiche elementari, Bologna, Pitagora, 1978.
  • Aritmetica: un approccio computazionale, Bologna, Zanichelli, 1987. Nuova edizione: Milano, Springer Verlag Italia, 2007. ISBN 978-88-470-0581-5 (consultabile anche su Google Libri).[11]
  • Corso di analisi matematica, Bologna, Zanichelli, 1989. ISBN 88-08-11148-2.
  • Matematica & Mathematica, con Piero Antognini, Bologna, Zanichelli, 1995. ISBN 88-08-08840-5.[12]
  • Le calcolatrici grafiche nell'insegnamento della matematica, con Sebastiano Cappuccio, Bologna, Pitagora, 1997. ISBN 88-371-0891-5.
  • Primo corso di analisi matematica, Bologna, Zanichelli, 1998. ISBN 88-08-01169-0.
  • Storia fantastica de "L'algebra di Rafael Bombelli", con Anna Maria Arpinati, Giovanni Barbi, Umberto Bottazzini e Aurelia Orlandoni (a cura di), Bologna, IRRSAE, 2000. CD-ROM contenente un videogioco d'avventura in più livelli, secondo età e competenze dei giocatori.
  • Matematica per l'ingegneria dell'informazione, Bologna, Zanichelli, 2001. Nuova edizione riveduta e aggiornata: 2007. ISBN 978-88-08-12546-0.
  • Elementi di analisi matematica., vol. 1, con Giovanni Dore ed Enrico Obrecht, Bologna, Zanichelli, 2009. ISBN 978-88-08-06255-0. Consultabile anche on line.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Otto J. Groeg, Who's who in Italy, Bresso, Who's who in Italy S.r.l., 1980.
  2. ^ In particolare, «tiene aggiornato un elenco ragionato di siti sulla didattica della matematica» (sul sito dell'Università di Bologna Archiviato il 10 gennaio 2013 in Internet Archive.) che «è stato uno dei primi elenchi di questo tipo disponibili in Italia» (cfr. melaracconto Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.; segnalato anche sui siti delle università Statale di Milano, di Napoli Archiviato il 14 maggio 2006 in Internet Archive. e di Torino Archiviato il 16 agosto 2012 in Internet Archive.).
  3. ^ Ad esempio, il cosiddetto "innamoramento tecnologico"; cfr. le considerazioni conclusive di Roberto Guidorzi, "Il server web del corso di teoria dei sistemi: una prima sperimentazione", nella sezione e-learning del sito dell'Università di Bologna Archiviato il 21 settembre 2007 in Internet Archive..
  4. ^ Una sintetica ma significativa storia dell'impatto della "tecnologia" informatica sull'ambiente accademico, a partire dagli anni '60, è narrata nel breve articolo autobiografico Professione matematico in un mondo che cambia. Appunti per un manuale di sopravvivenza (1999), consultabile su CIRAM (Research Centre of Applied Mathematics) dell'Università di Bologna.
  5. ^ Cfr. ad esempio i due volumi dell'Introduzione all'analisi numerica secondo l'impostazione di F.L. Bauer di Josef Stoer, tradotti per la Zanichelli nel 1974 e nel 1975; o la curatela dell'edizione italiana degli Elementi di matematica per lo studio dell'economia di Samuel G.B. Henry (Bologna, il Mulino, 1970).
  6. ^ Cfr. il verbale dell'adunanza del 19 gennaio 2007 del Consiglio della Facoltà di ingegneria dell'Università di Bologna[collegamento interrotto], p. 14.
  7. ^ "Chiedi a Ulisse", nella sezione Scuola del sito Treccani.it Archiviato il 7 marzo 2016 in Internet Archive..
  8. ^ Cfr. la scheda "Giulio Cesare Barozzi" su Ulisse nella rete della scienza.
  9. ^ Cfr. ad esempio il colophon della rivista, n. 39, aprile 2004, p. 2.
  10. ^ mathscinet (accesso a sottoscrizione)
  11. ^ Recensione di Antonio Bernardo su unibo.it.
  12. ^ Sul sistema di calcolo Mathematica, si può vedere anche Giulio Cesare Barozzi (a cura di), Galleria di funzioni di una variabile complessa con Mathematica, sul sito del CIRAM Archiviato il 12 novembre 2012 in Internet Archive..
Controllo di autoritàVIAF (EN233182872 · ISNI (EN0000 0004 2339 9763 · SBN CFIV006871 · LCCN (ENn85822579 · GND (DE1192378814 · J9U (ENHE987007391618705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85822579